La casa della Morte - Piccoli Brividi
- FlaviaFederico
- 5 lug
- Tempo di lettura: 3 min


Inizia sempre con un qualcosa di nuovo nell’aria. Una nuova casa dove abitare ad esempio, ma in questa storia non troviamo l’eccitazione della novità, bensì dissenso e disagio ancor prima di arrivare a destinazione.
Una famiglia modesta è quella dei Benson. Due genitori, due figli ed un cane. Lavori nella media, sogni rimasti nel cassetto ed una consolidata routine.
Sarete così concordi con me nel capire l'entusiasmo degli adulti di casa nel ricevere in eredità, da un lontano zio, una bella casa che li porti altrove, così in men che non si dica si firmano le carte, si fanno i bagagli e si parte verso un futuro ignoto, ma inevitabilmente diverso da quello costruito fino a quel momento. Nel mentre i due figli adolescenti, che non hanno molta voce in capitolo, salutano la loro vita e insconsolabili non possono far altro che seguire i genitori tra lamentele non troppo velate e sbuffate.
I bivi che può prendere questa storia sono molteplici. Si può prevedere un dramma famigliare o una storia di formazione con un pizzico di romanticismo, ma qui siamo nel primo libro della collana per ragazzi de I Piccoli Brividi ideata e scritta da R.L.Stine quindi durante la lettura ci troveremo davanti ad una storia dell'orrore con una vecchia casa che fa da sfondo ad un orrore più grande che si cela nella cittadina di Cascata Tenebrosa. Porte che scricchiolano, strade deserte e cupe anche di giorno, degli strani abitanti ed un cimitero. Cosa potrà mai andare storto?
Tematiche trovate con gli occhi adulti

Avendo come protagonisti due adolescenti è ovvio che tutte le tematiche che possono fuoriuscire sono rivolte a loro e a grandi linee portano con sè piccoli insegnamenti ed atti di ribellione e discostamento dal mondo adulto.
Le tematiche delle classiche storie dell'orrore sono semplificate, ma non per questo meno impattanti, l'abbandonare il luogo in cui si è sempre vissuti per andare in un posto nuovo parlano del dolore che può portare la crescita, il distacco dagli affetti più cari per qualcosa d'ignoto ed imprevedibile.
La casa che dorvebbe essere luogo sicuro diventa la prima minaccia che incombe sui ragazzi e sulla famiglia facendo ribaltare i ruoli dove i ragazzi sono i primi ad accorgersi che qualcosa non va e cercare di far luce riguardo la verità sul mistero della cittadina e portare tutti in salvo.
In finale si ha uno stretto contatto con il distacco, la sparizione, la morte che è si vista con occhi giovani, ma le si da il giusto peso afrrontandola come parte integrante dell'esistenza.
Rileggere questo piccolo libro da adulta non solo ha fatto riaffiorare la me bambina che si immergeva nella stessa storia durante la pausa estiva, ma non ho potuto far a meno di comprendere la voglia degli adulti di cambiare vita, la fortuna di ricevere in dono una casa in un luogo diverso per poter finalmente dedicarsi ai sogni messi da parte per via della quotidianità lavorativa e famigliare. Insomma crescere mi ha portato ad una visione d'insieme della storia, anche se i protagonisti indiscussi sono e rimangono i due ragazzi.

La lettura, nonostante gli anni e la scrittura semplice, è stata ugualmente di impatto. Stine sa fare bene il suo lavoro e la capacità di spaventare, di far affiorare dubbi su ciò che sta accadendo sono preponderanti, nonostante alcune scelte telefonate.
Come dicevo i protagonisti sono i ragazzi, come sempre nella collana de I Piccoli Brividi gli adulti fanno da sfondo, sparisono per la maggior parte del tempo o sono coloro che mettono i bastoni tra le ruote, questo non solo perché i romanzi sono per un giovane target , ma anche perché solo la gioventù porta con sè la chiave per avventure splendide e terrificanti anche nel giardino di casa propria, solo chi ha la possibilità di meravigliarsi e guardare il mondo con occhi nuovi può vedere oltre la patina dei doveri adulti.
Quindi sì, nonostante siano romanzi per i più giovani non fanno male neanche a noi ormai cresciuti e soffocati da scadenze, conti e problematiche "dei grandi", perché anche noi ci meritiamo una pausa e ritrovare la chiave per guardare sotto una luce diversa la nostra quotidianità con leggerezza e magari qualche brivido.
Chi ha vissuto l'adolescenza a cavallo tra la fine degli anni novanta e gli inizi del 2000 ricorderà anche gli episodi della serie tv de I Piccoli Brividi, rifatta in formula diversa anche pochi anni fa.
L'episodio de "La casa della morte" si trova nella seconda stagione (Episodi 20/21 )
La storia è stata riadattata e ci sono dei cambiamenti rispetto al romanzo, ma è sempre molto divertente rivederli, anche solo per nostalgia.
Foto prese da Pinterest senza il nome dell'autore originale Video You Tube della serie degli anni '90
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