Il Seme della Follia - John Carpenter
- FlaviaFederico
- 17 nov 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Un uomo sta scendendo delle scale, sta chiamando a gran voce una donna.
L'ambiente è buio e dal seminterrato si sentono dei suoni poco rassicuranti.
Poi LEI.
Quello che prima doveva essere una donna ora è una mostruosità senza nome munita di tentacoli.
Sta tagliando qualcosa, quel mostro... o qualcuno.
L'uomo vede la scena e sale trafilato.

Io rimango impietrita ed elettrizzata.
Chi è quell'uomo?
Dove si trova?
Cosa ci fa quel mostro in una cantina? Cosa o chi stava tagliando?
Era un martedì di tantissimi anni fa.
Stavo preparando la cartella per la scuola e Italia1 proponeva il suo format "Notte Horror".
Format a me vietato all'epoca per la tipologia di film e per l'orario.
Così andai a letto con la curiosità di sapere la fine di quel film che divenne, negli anni a venire, la mia ossessione prima e film preferito poi.
"In the Mouth of Madness" di John Carpenter è ormai diventato un cult dai richiami Lovecraftiani.
Gli orrori cosmici si intrecciano con quelli umani trascinando lo spettatore in un vort

ice di follia pura. Il film inizia con l'investigatore privato John Trent, interpretato da un Sam Neill "in stato di grazia", che viene rinchiuso in una cella imbottita, da qui parte il flaschback che racconta il perché si trova lì.
Trent viene ingaggiato dall'editore Harglow per ritrovare Sutter Cane, uno scrittore di libri horror di enorme successo. L'uomo crede che sotto la scomparsa di Cane ci sia una truffa all'assicurazione o una semplice trovata pubblicitaria per il lancio del nuovo libro, così accetta il caso e con estremo scetticismo inizia ad indagare cerando indizi anche leggendo i romanzi già pubblicati.
Proprio in una di queste sere tormentate da incubi Trent, ricomponendo le copertine dei libri, scova un indizio fondamentale: Cane potrebbe trovarsi in una cittadina del New England, Hobb's End, luogo in cui lo scrittore ha ambientato parte dei suoi romanzi e creduto dai molti un paese inventato.

La trama fin qui risulta lineare, quasi banale se non fosse per alcune scelte che stuzzicano la curiosità e alcuni jump scare messi nel punto giusto. Le cose però cambiano quando Trent, accompagnato dall'assistente della casa editrice Linda Styles si mette in viaggio verso la cittadina.
Qui la pellicola inizia pian piano a smembrarsi e a rivelare la trama principale, inizialmente celata.
La finzione del romanzo si mescola con la realtà vissuta fino a quel momento, i mostri, le ombre striscianti, i bambini deformi ed eventi soprannaturali esistono solo nei romanzi, oppure no?
Questo turbinio di orrori porteranno l'investigatore ad uno stato di pazzia irrecuperabile, oppure Trent è uno dei pochi cittadini sani rimasti in circolazione?
"Sani e pazzi potrebbero scambiarsi i ruoli... se un giorno i pazzi fossero la maggioranza, lei si ritroverebbe dentro una cella imbottita" (L.Style)

La pellicola, del 1994, è l'ultima di una trilogia tematica, ovvero una trilogia legata non da storia, ambientazione e personaggi, ma da tematiche ricorrenti, punti narrativi e scelte stilistiche in comune.
Le prime due pellicole sono "La cosa" (1982) e "Il Signore del Male" (1987) e Carpenter l'ha nominata "Trilogia dell'Apocalisse" perché, seppur in modi completamente differenti, si parla di fine dell'umanità per come la conosciamo.
Non finisce di certo qui. Il seme della follia non tratta solo di fine e di pazzia, ma incentra la sua narrazione per criticare aspramente una società che per perseguire il Dio Denaro porta alla violenza cieca, legato a doppio giro dall'uso sbagliato dei media che plasma e manipola a suo piacimento una popolazione pronta a donarsi alla causa e ad impazzire.
Temi sociali e politici molto cari al regista messi su pellicola con maestria e richiami diretti agli scritti di Lovecraft e con una strizzata d'occhio al più moderno Stephen King.

Per me è il film perfetto sia a livello di trama che di tematiche che di resa. Gli orrori ci sono, ma si lasciano solo intravedere, la maggior parte del tutto è atmosfera e claustrofobia crescente verso la fine inevitabile. Forse l'unica pecca la si trova nei personaggi che sono poco delineati, escludendo il protagonista interpretato, come già detto su, da un Sam Neill perfettamente a suo agio nella trasformazione di Trent.
La colonna sonora originale è ormai il marchio di fabbrica del regista.
Totalmente innamorata di questa pellicola e totalmente grata a John Carpenter per questi gioielli.
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Trailer Originale: "In the Mouth of Madness"
Soundtrack Originale: "Tema Principale"
Gif e Illustrazioni trovate su Pinterest senza fonte (nel caso dovessi trovarle le scriverò qui)
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